Giornate dedicate alle pulizie di primavera in penisola sorrentina. Bambini di Massa Lubrense e Sorrento hanno infatti ripulito Marina Grande e la spiaggia di Puolo. L’iniziativa si è svolta giovedì e venerdì scorso nell’ambito della 19ma edizione di “Iniziative oceaniche“, promosse dalla Surfrider Foundation Europe e dedicate alla pulizia di spiagge, fiumi e laghi che vedono impegnati migliaia di volontari in tutto il mondo. L’evento in penisola sorrentina è stato organizzato dal Centro di Educazione Ambientale dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella in collaborazione con i comuni di Sorrento e Massa Lubrense e con Penisola Verde e Terra delle Sirene, attraverso l’impegno diretto del consigliere del Parco Natale Attardi e degli assessori di Massa Lubrense Dora Iaccarino e Giuseppe Ruocco. Il bilancio finale è di oltre una tonnellata di rifiuti raccolti, soprattutto plastica, materiali ingombranti, alluminio e indifferenziata.
Le due giornate di pulizia hanno coinvolto decine di bambini delle classi IIIE e II H dell’Istituto Tasso di Sorrento e le prime classi dell’Istituto Bozzaotra di Massa Lubrense.
In occasione di questa edizione, il Centro di Educazione Ambientale ha voluto conferire un aspetto ludico-scientifico a queste giornate, impegnando i partecipanti nella separazione, nella differenziazione e nel peso dei materiali raccolti. Gli organizzatori hanno poi compilato una scheda bilancio che fa riferimento a un protocollo di quantificazione di rifiuti già esistenti, in grado di consentire così a Surfrider di stilare uno stato dei luoghi dei rifiuti ritrovati sulle diverse coste marine. Sabato 29 marzo le giornate di raccolta rifiuti si concluderanno con la pulizia dei fondali a Puolo con la partecipazione di numerosi sub.
“Queste iniziative sono finalizzate alla sensibilizzazione dei cittadini verso la problematica dei rifiuti marini che si ritrovano in grande quantità sulla costa e negli oceani. – sottolinea il Presidente del Parco Marino Punta Campanella, Davide Gargiulo – Una mobilitazione cittadina, grazie alla collaborazione tra varie istituzioni, che ha l’obiettivo di far comprendere che un gesto insignificante come gettare un rifiuto per terra, che si viva in città o nei pressi della costa, può avere delle conseguenze negative sull’ambiente marino.”