Penisola sorrentina, recuperate due tartarughe nel weekend, una era già morta
24 giugno 2024
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AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE
![Umberto Pelizzari a Punta Campanella](https://www.puntacampanella.org/wp-content/uploads/2024/06/IMG-20240623-WA0014.jpg)
Doppio intervento dell’AMP Punta Campanella sabato e domenica a Sorrento.
Una Caretta caretta, purtroppo, era già morta, molto probabilmente a causa di un impatto con un’imbarcazione. L’altra con una pinna strozzata da una cima è stata trasferita al Turtle Point di Portici.
Una delle due tartarughe è stata recuperata sabato, grazie alla segnalazione del Punta Campanella Diving che l’ha notata nel mare tra Marina Piccola e Marina Grande a Sorrento. La Caretta caretta, apparentemente in buone condizioni, in realtà aveva una pinna strozzata da una cima.
Il Diving ha contattato l’AMP Punta Campanella che, grazie alla collaborazione di pescatori sorrentini, della Capitaneria di Porto e di Domenico Sgambati, ha recuperato l’animale ferito e lo ha trasferito al Centro Ricerche Tartarughe Marine della Stazione Zoologica A. Dohrn. È una femmina adulta molto grande, circa 40kg di peso e 70cm di carapace. È stata chiamata “Campanella”. Si spera che possa recuperare la piena funzionalità della pinna.
![Umberto Pelizzari a Punta Campanella](https://www.puntacampanella.org/wp-content/uploads/2024/06/IMG_20240624_104235_013.webp)
![Umberto Pelizzari a Punta Campanella](https://www.puntacampanella.org/wp-content/uploads/2024/06/IMG_20240624_104234_902.webp)
![Umberto Pelizzari a Punta Campanella](https://www.puntacampanella.org/wp-content/uploads/2024/06/IMG_20240624_104235_147.webp)
La seconda tartaruga invece è stata avvistata a Marina del Cantone, già morta, e segnalata dallo stabilimento Mary’s beach. Contattata anche in questo caso l’AMP che ha potuto constatare il decesso, dovuto molto probabilmente al forte impatto con un’imbarcazione, viste le ferite sul carapace. Non è il primo caso, negli ultimi anni, di tartaruga ferita o uccisa dall’impatto con imbarcazioni che procedono a velocità eccessiva, un problema più volte segnalato e denunciato dall’Area Marina Protetta.
Per la sfortunata Caretta caretta è stato richiesto l’intervento dell’ASL che ha trasferito l’animale presso l’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno.
La collaborazione tra cittadini, diportisti, associazioni, pescatori, enti e Capitaneria di Porto è fondamentale per la tutela di una specie molto importante per i nostri mari.
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