L’iniziativa, svoltasi nella giornata di mercoledì 27 marzo, fa parte del programma INITIATIVES OCEANES – (http://www.initiativesoceanes.org, promosso da SURFRIDER FOUNDATION – http://www.surfrider.org), e organizzato in tutto il mondo da varie associazioni ed Enti per la tutela della Natura. Il Golfo di Napoli ha registrato l’adesione, oltre che dell’Area Marina Protetta Punta Campanella, dell’A.M.P. Parco Sommerso della Gaiola, grazie all’impegno e all’entusiasmo dei volontari del CSI Gaiola.
La giornata di pulizia è stata realizzata presso il Fiordo di Crapolla, insenatura naturale che conserva tracce di insediamenti romani, medioevali e vicerali. Alla giornata hanno partecipato, oltre ai volontari europei dell’Area Marina Protetta Punta Campanella, l’Associazione Simbiotica e la sede Locale dell’Arheoclub Italia. Grazie alla partecipazione delle diverse organizzazioni, la giornata è stata arricchita con una visita guidata alle strutture archeologiche del Fiordo di Crapolla (a cura dell’Archeoclub di Massa Lubrense), e da una sessione di studio sul problema globale e locale dei rifiuti in mare (a cura dei giovani volontari europei).
L’iniziativa acquista ancor più rilevanza poiché realizzata a pochi giorni dall’inizio del Workshop internazionale di Restauro organizzato dall’Archeoclub di Massa Lubrense, che si terrà sempre presso il Fiordo di Crapolla (2-7 aprile), naturalmente seguito delle attività promosse dall’Area Marina Protetta Punta Campanella con l’Università Federico II di Napoli.
Armati di guanti, buste e voglia di ripristinare lo splendore della piccola spiaggia sottostante l’antica abbazia dei Santi Pietro e Paolo, i volontari hanno lavorato per rimuovere l’immensa mole di rifiuti accumulati nel corso delle mareggiate invernali.
La piccola spiaggia del fiordo di Crapolla rappresenta l’unico posto, in circa 5 km di costa, dove i rifiuti trasportati dalla corrente possono spiaggiare ed accumularsi (nel punto più profondo dell’insenatura), impedendo così al mare di risucchiarli nuovamente e reimmetterli in acqua. Quindi la natura ci aiuta a suo modo grazie all’utilizzo di questo polmone di filtraggio nella pulizia naturale delle acque marine dai i rifiuti galleggianti e depositati sui fondali marini che, durante le mareggiate, vengono riportati a galla.
Il gruppo di giovanti amanti della natura, mettendo a disposizione le proprie energie, in quanto l’Oasi del Fiordo di Crapolla, non dispone di un servizio di raccolta organizzata e recupero dei rifiuti, ha raccolto e differenziato una gran quantità di rifiuti plastici (circa 20 sacchi – contenitori di polistirolo, flaconi di detersivi, bottiglie, giochi da spiaggia, etc..), rifiuti ingombranti (quali componenti metallici di macchinari agricoli, latte, posate, etc.) e rifiuti indiffereziabili (10 sacchi – pezzi di vetroresina, attrezzature da pesca, e plastica bruciata, residuo dei roghi effettuati periodicamente dagli abitanti del posto per lo smaltimento improprio di rifiuti di qualsiasi natura). I sacchi accumulati alla fine della giornata, verranno recuperati nei giorni a seguire dagli operatori dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, grazie ad un’imbarcazione messa a disposizione appositamente per l’intervento.