L’ Area Marina Protetta di Punta Campanella ringrazia gli esponenti dell’Italia Dei Valori che hanno denunciato la presenza di datterari e pescatori di frodo al Vervece.
Finalmente qualcuno che si interessa ai problemi di tutela ambientale dell’Area Marina – dice il direttore del Parco, Antonino Miccio – Noi denunciamo e combattiamo da anni contro i pescatori di frodo con la preziosa collaborazione delle Forze dell’Ordine ma spesso i nostri allarmi sono inascoltati. Il video che gli esponenti dell’IDV hanno allegato alla loro denuncia è stato realizzato e diffuso dall’Area Marina Protetta già diversi anni fa, proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti del disastro causato dai datterari. In questi anni abbiamo segnalato e denunciato più volte il fenomeno della pesca di frodo e collaborato strettamente con le Forze dell’Ordine, tanto è vero che ci sono state moltissime operazioni, denunce e sequestri. Ma occorre uno sforzo ancora maggiore – continua il direttore del Parco, Antonino Miccio – La crisi degli ultimi anni e la spending rewiev hanno praticamente azzerato i finanziamenti e ridotto ai minimi termini la possibilità di azione delle Aree Protette. Due settimane fa il mondo dei Parchi ha protestato dinanzi al Ministero dell’Ambiente per scongiurare la triste ipotesi di chiusura dei Parchi nazionali e delle Aree Marine Protette. Alla manifestazione, però, erano presenti soltanto i lavoratori dei Parchi, i dirigenti e poche Associazioni. I partiti e gli esponenti politici nazionali erano del tutto assenti, così come le Associazioni ambientaliste più importanti. In questa battaglia per la sopravvivenza – conclude Miccio – non possiamo essere lasciati soli ma occorre che la politica dia risposte serie e si assuma le sue responsabilità dinanzi all’opinione pubblica“.
Intanto, grazie alle continue denunce indirizzate dal Parco Marino e dalla Capitaneria di Porto al Ministero dell’Ambiente, sono stati sbloccati dei fondi destinati al monitoraggio e alla tutela dell’Area Protetta in questi mesi invernali, soprattutto a cavallo delle festività natalizie, periodo da sempre critico per i continui attacchi di pescatori di frodo e datterari.