Dieci tartarughe nei prossimi giorni torneranno a nuotare libere nelle acque del Parco Marino di Punta Campanella. Gli esemplari di Caretta caretta, tutti animali di medie e grosse dimensioni (adulti e subadulti), erano stati recuperate in gravi difficoltà durante lo scorso inverno, grazie alle segnalazioni dei pescatori e al pronto intervento del Centro di recupero dell’Area Marina Protetta. In questi mesi sono state curate e accudite presso la Stazione Zoologica A. Dohrn di Napoli e ora sono finalmente pronte a riprendere il loro lungo viaggio attraverso il Mediterraneo. La liberazione avviene dopo un increscioso episodio denunciato nei giorni scorsi dai biologi della Stazione Zoologica di Napoli: il ritrovamento di 2 tartarughe selvaggiamente sventrate a Licola lo scorso 23 maggio, giorno durante il quale in tutto il mondo si festeggia il WORLD TURTLE DAY, nato per porre l’accento sulle attività di tutela e conservazione delle tartarughe marine, terrestri e d’acqua dolce di tutto il mondo. L’iniziativa dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella è quindi anche una risposta a questo episodio criminale che non si verificava da anni in Italia.

Esemplare di Caretta caretta curata e rilasciata a Punta Campanella

Le tartarughe saranno liberate in due giornate diverse. Il 31 maggio ne saranno rilasciate 4 dall’imbarcazione del parco al largo di Marina del Cantone. All’evento parteciperanno i bambini con la presenza delle quinte elementari di Massa Luubrense e delle terze elementari dell’Istituto Fienga di Meta di Sorrento. Il 6 giugno invece, le restanti 6 Caretta caretta saranno liberate direttamente dalla spiaggia della Baia di Ieranto, zona B dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, dove vige il divieto di pesca sportiva e professionale. Parteciperanno gli operatori del Parco Marino e del FAI (Fondo Ambiente Italiano), le Forze dell’Ordine, i visitatori presenti in occasione della festa per la V Bandiera Blu assegnata al Comune di Massa Lubrense. All’iniziativa parteciperà anche la Bagnoli Futura che proviene dalla ex-ILVA, vecchia proprietaria di Ieranto, che nel passato ha operato nella cava per l’escavazione del materiale che andava a finire negli altoforni delle acciaierie di Bagnoli. Un incontro tra passato e presente, con il buon auspico di trasformare le attività umane da altamente impattanti a ecocompatibili, in aree di cosi alto pregio naturalistico. Per l’occasione sarà presentata la seconda edizione de LA BAIA IN FONDO AL SENTIERO, progetto di turismo sostenibile promosso dal FAI e dall’A.M.P. Punta Campanella che si svolgerà con visite guidate, escursioni e giri in canoa nella Baia durante tutta l’estate.